Moscerino dei piccoli frutti

Moscerino dei piccoli frutti

DROSOPHILA SUZUKII

COS’E’

Drosophila Suzukii è un piccolo moscerino originario del sud-est asiatico. Nel 2008 è stato intercettato negli Stati Uniti e successivamente in alcuni Pesi europei (Italia, Francia, Spagna, Russia e Svizzera). In Italia è stato segnalato per la prima volta nel2009 in Trentino Alto-Adige ed è attualmente presente in diverse regioni italiane, tra cui l’Emilia-Romagna.

L’adulto misura circa tre millimetri di lunghezza, ha grandi occhi rossi e il corpo color bruno-miele. Il maschio presenta due macchie nere sul bordo posteriore delle ali, mentre la femmina mostra, nella parte terminale dell’addome, un ovopositore seghettato, che le permette di incidere l’epidermide dei frutti in via di maturazione e di inserire l’uovo direttamente nella polpa. Ogni femmina depone mediamente 2-3 uova per frutto, per un totale di oltre 300 uova nell’arco della sua vita. I frutti colpiti presentano inizialmente un’area depressa e molle; successivamente vanno incontro ad un rapido disfacimento a causa dell’attività di nutrizione delle larve al loro interno.

COSA DANNEGGIA  

Le colture maggiormente interessate sono i piccoli frutti (mirtillo, lampone, mora, fragola, ecc.) e il ciliegio, ma esiste un rischio anche per albicocco, pesco, nettarina, susino, e per alcune varietà di vite. Su altre colture (cachi, fico, melo, pero, pomodoro) l’insetto è stato rinvenuto finora solo nei casi di frutti sovra maturi o danneggiati. La specie è stata segnalata anche su frutti di piante ornamentali e spontanee (sambuco, caprifoglio).

IL MONITORAGGIO A PIACENZA

Il monitoraggio, avviato nel 2012, aveva evidenziato una presenza irrilevante di Drosophila Suzukii a livello provinciale. L’attività di controllo prosegue annualmente, con particolare attenzione alle specie più a rischio: ciliegio e piccoli frutti. Vengono monitorate aziende frutticole, in cui sono state collocate trappole alimentari. Le catture possono variare molto di anno in anno influenzate dall’andamento stagionale.

COME CI SI DIFENDE

Lotta agronomica: è utile rimuovere e distruggere in modo appropriato (ad es. schiacciare, compostare, aspirare, interrare, ecc.) i frutti infestati, sia quelli caduti sul terreno sia quelli rimasti sulla pianta. Questa pratica, anche se molto onerosa, ha lo scopo di limitare al massimo le disponibilità alimentari dell’insetto, considerando la sua altissima capacità riproduttiva.

Si consiglia inoltre il monitoraggio con trappole alimentari per catturare gli adulti di Drosophila suzukii, la cui preparazione è la seguente:

  • utilizzare una bottiglia in PVC vuota da1,5 litri (tipo acqua minerale)
  • effettuare 6-7 fori del diametro di circa 5 mm nel terzo superiore della bottiglia
  • riempire con 200-250 ml di aceto di mele (attrattivo)
  • chiudere il tappo della bottiglia
  • collocarla possibilmente nelle zone ombreggiate e preferibilmente lungo i bordi degli appezzamenti
  • appendere la trappola all’altezza della frutta da monitorare o, nel caso della fragola, tra le foglie della pianta, interrando leggermente il contenitore per evitare che si rovesci
  • prelevare settimanalmente la bottiglia e sostituirla con un’altra già innescata
  • osservare il contenuto della trappola posizionandosi su uno sfondo chiaro per individuare i maschi, facilmente riconoscibili per la presenza di piccole macchie nere sulle ali.

Lotta con prodotti di sintesi: si faccia riferimento al bollettino settimanale di produzione integrata.

In caso di attacchi anomali causati da larve di ditteri, contattare il Consorzio Fitosanitario di Piacenza tel: 0523/571245 e-mail fitosanpiacenza(AT)regione.emilia-romagna.it.

La Drosophila suzuki (M. Boselli – SFR)

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