Tingide del platano

Tingide del platano

CORYTUCA CILIATA SAY

CHE COS’E’

E’ un insetto di piccole dimensioni (circa 4 mm. di lunghezza), molto comune in tutte le regioni italiane, che infesta il platano ma si può trovare anche su Frassino, Tiglio, Broussonetia, ecc. L’adulto ha una forma molto particolare con ali tipicamente reticolate, appiattite sul corpo, trasparenti e molto espanse. Questo piccolo parassita è dotato di un apparato boccale pungente succhiante e possiede scarsa mobilità.

COME VIVE

Tutti gli stadi mobili vivono sulle foglie (soprattutto sulla pagina inferiore) pungendole e succhiandone la linfa e provocando le caratteristiche depigmentazioni dando alla foglia un aspetto argenteo. Gli adulti (femmine fecondate) svernano riparati tra le screpolature della corteccia. Alla fine di aprile emergono posizionandosi sulle foglie più giovani e già alla fine di maggio possono esserci le prime ovodeposizioni. Le forme giovanili sono grigio scure e senza ali e dopo un periodo di alimentazione e attraverso varie mute danno origine agli adulti. Questi compaiono dalla fine di giugno e rappresentano gli adulti della prima generazione. Segue una nuova deposizione a luglio e comparsa dei nuovi adulti e poi di una terza generazione che da settembre si riparano soprattutto sotto alle placche della corteccia, ma anche nelle anfrattuosità di muri o manufatti. In caso di bel tempo e di prolungata attività vegetativa della pianta possono protrarre la loro attività fino ad ottobre.

COSA DANNEGGIA

I danni sono provocati dall’attività nutrizionale dell’insetto a carico dell’apparato fogliare della pianta che in caso di forte attacco può rallentare la propria attività vegetativa ed apparire sofferente. Le foglie decolorate appaiono inizialmente chiare e traslucide solo nelle porzioni prossime alle nervature ma i sintomi si estendono poi a tutto il lembo. Quelle attaccate più fortemente possono seccare e cadere prematuramente. Le foglie sono inoltre imbrattate dagli escrementi che appaiono come piccoli puntini neri dall’aspetto bituminoso che ricoprono tutto il lembo. Raramente questo parassita determina danni reali ad esemplari di platano adulto in buon stato vegetativo. Popolazioni numerose di questo parassita quando vivono su piante limitrofe alle abitazioni, come succede spesso nei centri urbani italiani, possono creare disagi non di poco conto anche se non rappresentano un rischio per la salute delle persone.

COME SI COMBATTE

Il contenimento di questo parassita, laddove necessario, incontra non poche difficoltà. L’intervento fitoiatrico da terra infatti è difficilmente attuabile su piante di notevoli dimensioni. Il rispetto delle abitazioni, soprattutto nel periodo estivo quando le finestre permangono aperte anche durante la notte, impedisce di irrorare la chioma senza creare disagi alla popolazione. Inoltre gli adulti si lasciano cadere al suolo se infastiditi dal getto irrorante vanificando l’intervento. Una alternativa può essere costituita dal trattamento endoterapico. Tale recente metodo è rappresentato dall’iniezione controllata al tronco di apposite formulazioni che entrando in circolo controllando in modo mirato le popolazioni di insetti sulla chioma della pianta. Tra gli antagonisti si ricordano alcuni predatori come Anthocoris spp. e Orius spp. (Rincoti Antocoridi) ma con attività piuttosto limitata.

r.c.